La soluzione nutritiva
La soluzione nutritiva rappresenta la componente principale nella conduzione della fertirrigazione.
Nelle colture senza suolo, la soluzione nutritiva ha il compito di far giungere sino agli apparati radicali delle piante, tutti gli elementi minerali indispensabili al compiersi dell’intero ciclo fenologico.
Il dosaggio dei nutrienti nella soluzione può essere differente, sia in funzione della specie, che della fase fenologica attraversata dalla coltura. E’ nota la particolare “voracità” di alcune specie verso determinati elementi (es. del pomodoro verso il potassio), che vengono quindi assorbiti in quantità particolarmente elevate, o le maggiori esigenze in fosforo e potassio delle piante nella fase produttiva, rispetto alle maggiori esigenze in azoto nella fase vegetativa.
Questo, non significa che la composizione della soluzione nutritiva debba forzatamente cambiare durante le diverse fasi fenologiche attraversate dalla coltura.
Nella realtà si è potuto osservare che, mentre è fondamentale che la soluzione contenga gli elementi nutritivi nel dosaggio e nei rapporti equilibrati, in modo da impedire l’insorgere di fenomeni di carenza o di antagonismo, non è altrettanto importante, che il dosaggio venga modificato in modo sostanziale nelle varie fasi di sviluppo della pianta.
Si è constatato che, se la soluzione è equilibrata, la pianta, attraverso i suoi meccanismi di assorbimento, riesce a captare maggiori o minori quantità di uno o più elementi, in funzione delle esigenze specifiche della fase fenologica attraversata.
Questo meccanismo naturale, di fondamentale importanza per la stessa sopravvivenza delle diverse specie vegetali, è di grande aiuto anche nella conduzione della coltura.
I due aspetti tecnici che più di altri influenzano la gestione della soluzione nutritiva sono le caratteristiche chimico-fisiche del substrato di coltivazione e la stima dei consumi della soluzione da parte della coltura.
La conoscenza delle caratteristiche fisico-chimiche del substrato utilizzato è indispensabile per valutare le riserve in soluzione nutritiva che potranno essere accumulate e rese disponibili per la coltura, in tempi successivi.