Fragola in Idroponica
Coltivazione della fragola in fuori suolo
Ottimo risultato in resa e qualità
La coltivazione della fragola in idroponica avviene in sacchi di fibra di cocco da 15 L, con una lunghezza del sacco di 1 m ed una larghezza di 20 cm. In ogni sacco vengono trapiantate due file di fragole per un totale di 10 piantine per sacco con una densità che oscilla da 100.000/130.000 piante. La distanza tra i sacchi è di circa 1.10 m. L’impianto di irrigazione corre lungo i sacchi con un tubo centrale di diametro di 2 cm dal quale partono dei gocciolatoi auto compensanti da 2 L/h.
I sacchi sono sospesi ad una altezza di 1.10 m e si sostengono con l’ausilio di due tubi paralleli da un pollice che corrono lungo tutta la fila, a loro volta i tubi sono sostenuti da dei tiranti che si agganciano direttamente sulla struttura della serra. La coltura viene prodotta in serre ferro plastica con una altezza in gronda di 2.70 m con finestrature laterali e nessuna apertura al colmo.
Il ciclo di coltivazione inizia nel periodo di metà ottobre e termina alla fine di luglio. La varietà utilizzata è la candonga: è una varietà adatta ai climi mediterranei e, grazie all’abbondanza di polline, i suoi frutti non deformano. La scelta varietale ha un profondissimo impatto sul potenziale risultato quali-quantitativo della produzione di fragole.
La produzione prevede la messa a dimora della piantina nella metà di ottobre utilizzando pianta fresca. Le piante vengono messe a dimora dopo che i sacchi di cocco (all’arrivo completamente disidratati) vengono idratati con una soluzione di acqua e nitrato di calcio. Terminato il trapianto le piante non vengono più irrigate per circa 3/4 giorni, questo serve per favorire lo sviluppo dell’apparato radicale. Dal momento del trapianto la pianta viene lasciata crescere fino al periodo di gennaio dove subisce una tolettatura che consiste nel togliere le foglie rovinate. Nel periodo di febbraio le piante di fragole incominciano la fioritura e la raccolta avviene nel periodo di metà marzo e si protrae sino a fine luglio.
Un aspetto importante è che con l’utilizzo di substrati inerti si ha la possibilità di controllare la salinità e la concentrazione dei macro- e micro-elementi nelle varie fasi di crescita della pianta. In termini produttivi i risultati sono buoni in quanto si stima una produzione per pianta di circa 850 g, con una qualità del prodotto elevatissima sia in termini di sapore che come aspetto esteriore con un colore intenso e una lucentezza spiccata. Il costo di un panetto di fibra di cocco da 15 litri è di circa 1.40/ 1.60 euro e la sua durata è di 2/3 anni: quindi l’acquisto del substrato non incide molto sul costo totale dell’investimento.
Uno dei punti cardini della coltivazione in fuori suolo è il sistema di fertirrigazione che deve essere altamente efficiente e funzionale. La gestione dell’irrigazione non può essere lasciata al caso in quanto è l’aspetto più importante per ottenere degli ottimi risultati nella coltivazione della fragola in fuori suolo. Gli interventi irrigui in questo sistema di coltivazione vanno da un minimo di 1/2 volte al giorno nelle prime fasi della coltivazione fino ad un massimo di 14/15 interventi giornalieri con una durata dell’intervento irriguo che oscilla da uno a tre minuti. Per tali interventi è necessario avere dei macchinari altamente affidabili. Essi consentono un perfetto controllo e gestione del pH e EC durante le varie fasi fenologiche, permettendo di ottimizzare al massimo tutto il sistema per avere un ottimo risultato di resa e qualità.